GREGUCCI ANGELO ADAMO, laziale nell’anima

GREGUCCI ANGELO ADAMO, laziale nell’anima

Con la maglia biancoceleste ha giocato sette stagioni di fila, dal 1986 al 1993, totalizzando 187 presenze e 12 reti in campionato. Oggi fa parte dello staff di Roberto Mancini in Nazionale

Laziale nell’anima. Con Angelo Adamo Greguggi l’asticella della lazialità va alle stelle. Difficile immaginare un attaccamento maggiore alla causa biancoceleste. Forse perché la prima Lazio del giovane Gregucci è stata quella tutto cuore e sentimenti forti del meno nove guidata da Eugenio Fascetti. Debuttò in Lazio-Bologna è di lì non uscì più: con la maglia biancoceleste ha giocato sette stagioni di fila, dal 1986 al 1993, totalizzando 187 presenze e 12 reti in campionato, che non sono certo poche per un marcatore centrale vecchia maniera. Stopper di grande personalità e di affidabile rendimento, Greguggi nasce Il 10 giugno 1964 a San Giorgio Jonico (Taranto). Arcigno marcatore della prima punta avversaria è abilissimo nel gioco aereo, a volte in maniera decisiva anche nell’area avversaria.

Cresciuto nelle giovanili del Taranto, nel 1983 è acquistato dall’Alessandria di Gian Marco Calleri. Tre anni dopo, quando la famiglia Calleri diventa proprietaria del club biancoceleste, Gregucci sbarca nella Capitale. Lascia la Lazio all’inizio dell’era Cragnotti, nell’estate del 1993 quando passa al Torino dove resta una sola stagione e realizza proprio alla Lazio, e all’Olimpico, il suo unico gol in maglia granata, prima di trasferirsi alla Reggiana dove chiude la carriera da calciatore nel 1998. Conta 2 presenze in Nazionale

Gregucci allenatore

Inizia la carriera di allenatore professionista facendo le prime esperienze nella Reggiana e poi nella Viterbese, prima di diventare collaboratore tecnico di Roberto Mancini nella Fiorentina. Nel 2002 subentra in corsa sulla panchina del Legnano, poi allena il Venezia e la Salernitana. Nell’estate 2005 approda di nuovo in Serie A, al Lecce, dove viene però esonerato dopo solo cinque giornate di campionato. L’anno successivo diventa l’allenatore del Vicenza che guida fino al 2009, quanto torna ancora in Serie A ingaggiato dall’Atalanta. Ma è breve anche questa nuova esperienza in prima divisione che dura solo quattro giornate.

Allenerà poi il Sassuolo e la Reggina prima di ritrovare di nuovo Mancini, ad agosto 2012 con il Manchester City. Nel 2014 torna in Italia per guidare la Salernitana e poi passare alla Casertana. Nel 2015 diventa allenatore dell’Alessandria  con la quale raggiunge la semifinale di Coppa Italia. Nell’estate dello stesso anno firma un contratto annuale come allenatore in seconda dell’Inter dove ritrova per l’ennesima volta Mancini, che seguirà anche nell’esperienza in Russia allo Zenit. Il resto è cronaca di oggi: a Roberto Mancini è affidata la panchina dell’Italia e Angelo Gregucci è chiamato dallo stesso CT a far parte dello staff della Nazionale.