MIMMO CASO, l’allenatore in campo

MIMMO CASO, l’allenatore in campo

Ritmo cadenzato, passo corto, esperienza: in quel gruppo che riemerse dal meno nove Mimmo Caso era il giocatore dal passato più glorioso e rappresentava un porto sicuro per la squadra. Nato a Eboli il 9 maggio 1964, Domenico Caso aveva un curriculum non indifferente. Calciatore molto tattico e di ragionamento, nato come ala con il tempo diventò sempre più interno e meno ala.0cas

La sua carriera iniziò nella Fiorentina: a 18 anni l’esordio in Serie A (29 ottobre 1972, Fiorentina-Torino 0-0). Non ancora ventenne è chiamato in Nazionale da Fulvio Bernardini, alla ricerca di giovani talenti per ricostruire l’Italia dalle macerie del mondiale 1974. Il debutto in azzurro avvenne il 28 settembre 1974 (Jugoslavia-Italia 1-0), ma quella fu l’unica partita giocata con la Nazionale da Caso. Dalla Fiorentina passò al Napoli per approdare poi all’Inter, dove Trapattoni lo mise a 00casoguidare le operazioni della squadra campione d’Italia 1979-80. Caso ha vestito inoltre le maglie di Perugia, Torino, Latina (in C2) e Orceana, squadra dilettantistica lombarda nella quale concluse la sua lunga carriera da giocatore. Nel suo palmares lo scudetto con l’Inter 1980, una Coppa Italia e la Coppa di Lega Italo-Inglese, entrambe nel 1975 con la Fiorentina.

Tre le stagioni in biancoceleste, dal 1985-86 al 1987-88: presenze 92, reti 7. In campo era la mano lunga di Eugenio Fascetti, l’allenatore in campo che spesso Fascetti utilizzava anche nel ruolo di libero. Organizzatore del gioco di quella squadra, Caso lasciò la Lazio una volta scampato il pericolo Serie C, e mentre i suoi ex compagni di squadra riassaporavano il sapore del grande calcio, lui andava a concludere la sua carriera nelle serie minori.

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La Lazio del -9. Caso al centro tra gli accosciati.

Mimmo Caso allenatore

Come quella da giocatore, la carriera come allenatore di Caso iniziò nelle giovanili della Fiorentina, con la quale vincerà nel 1992 il Torneo di Viareggio. Le soddisfazioni migliori come tecnico le ottenne alla guida della Lazio Primavera, con la quale ha vinto il campionato italiano di categoria nel 1995. In quel periodo allenò e formò futuri campioni del calibro di Alessandro Nesta e Marco Di Vaio e quasi tutti i ragazzi della sua squadra arrivarono al calcio professionistico di ogni livello.

Nel campionato di Serie B 1997-1998 debutta sulla panchina di una prima squadra, quella del Foggia; in seguito allenerà anche Chievo e Pistoiese. Memori di quanto aveva fatto un decennio prima, nella stagione 2003-2004 Caso torna ad allenare la Lazio Primavera. L’anno dopo passa alla prima squadra, primo allenatore della gestione Lotito: dopo 16 gare e 17 punti, visto anche il difficile rapporto con i giocatori più rappresentativi, su tutti Paolo Di Canio, nel dicembre 2004 il presidente Lotito decide di sostituirlo con Giuseppe Papadopulo.