BEPPE SIGNORI, subito re del gol: campionato 1992-93

BEPPE SIGNORI, subito re del gol: campionato 1992-93

Beppe Signori arriva a Roma nell’estate 1992, acquistato dal Foggia per otto miliardi di lire dal neo presidente Sergio Cragnotti, che attraverso una campagna di mercato imperiosa da 70 miliardi di lire, portò alla Lazio anche i tre giovani della Cremonese, Favalli, Marcolin e Bonomi, Winter dall’Ajax, Cravero dal Torino, Fuser dal Milan e il più atteso di tutti: Paul Gasgoigne dal Tottenham.

Giuseppe Signori si era messo in mostra nel Foggia di Zeman, segnando 11 reti nel campionato precedente. Da parti della tifoseria e degli osservatori all’inizio c’era qualche dubbio, visto che Signori avrebbe dovuto sostituire Ruben Sousa, un attaccante che era entrato nel cuore della gente. Di li a poco quel biondino farà impazzire la tifoseria.

Campionato 1992-93: Beppe Signori subito re del gol

Subito alla ribalta nel primo turno di campionato: 3-3 a Genova con la Samp, Signori autore di una doppietta. Preludio a una stagione grandissima. Segna contro la Fiorentina (2-2) nel turno successivo all’Olimpico e prosegue con il Cagliari (1-1) alla terza giornata. Dopo essere andato per la prima volta a secco nel quarto turno (1-1 con il Genoa), alla quinta giornata fece una tripletta al Parma e proseguì a raffica, segnando contro Milan, Atalanta, Torino, da buon ex al Foggia, anche se i Satanelli vinsero quella partita (2-1).0sig

Poi gol a Pescara, Inter, Ancona, Brescia, Napoli. E’ una macchina da gol: 17 al termine del girone di andata. Si ferma a quota 9 nel ritorno (in gol contro Fiorentina, Genoa, Atalanta, Udinese, Pescara, Ancona e Napoli) per un totale di 26 reti che ne fanno il capocannoniere della Serie A e saranno fondamentali per riportare la Lazio in Europa dopo 16 anni. La squadra di Zoff chiuderà infatti quella stagione al quinto posto ottenendo la qualificazione in Coppa Uefa.

E oltre che il super bomber, in quella squadra Signori fu spesso anche uomo assist. Un esempio su tutti è quello datato29 novembre 1992, derby di andata. Roma in vantaggio con Giannini allo scadere del primo tempo, nel secondo forcing Lazio, ma inutile. Fino al minuto 92’: dalla trequarti cross in aerea su punizione di Signori, Gasgoigne staccò imperioso e la sfera terminò alla spalle del numero uno giallorosso Zanetti. Fu il delirio.