Cristiano Bergodi, tifoso laziale prima ancora che calciatore della Lazio

Cristiano Bergodi, tifoso laziale prima ancora che calciatore della Lazio
Cristiano Bergodi capitano biancoceleste –
Foto LazioWiki

Cristiano Bergodi nasce a Bracciano il 14 ottobre 1964. Ex difensore centrale della Lazio per sette stagione, dal 1989 al 1996, tira i primi calci nel Casalotti per poi passare, a 16 anni, nelle giovanili del Pescara. Nel 1984, allora ventenne, entra a far parte della prima squadra pescarese fino a diventare un beniamino dello Stadio Adriatico. Si distingue per la generosità in campo, caratteristica che manterrà alla Lazio arricchendola con la sua fede di tifoso laziale prima ancora che calciatore della Lazio. E per questo amatissimo dal popolo biancoceleste..

Bergodi e la Lazio

Orgogliosamente laziale ha dato il meglio di sé nei numerosi derby disputati. E in uno in particolare è stato l’uomo decisivo. Giocato il 6 aprile 1991, si tratta di una stracittadina storica, perché la Lazio riuscì a pareggiarla nonostante fosse rimasta in nove. Dopo il rigore di Voller, Sosa fece l’1-1. La Roma rimase poi in dieci ma ancora con un uomo in più continuò a cercare la vittoria e negli ultimi minuti proprio Bergodi salvò il risultato: ultimo baluardo sulla linea di porta con Aldair pronto a depositare la sfera in rete dove aver dribblato tutti.

Bergodi e Giannini capitani nel derby

Giocatore dal rendimento costante, con il Pescara disputa tre campionati di Serie B, conquistando la promozione nel terzo, e due in Serie A prima di approdare alla Lazio nell’estate 1989. Resterà in biancoceleste per sette stagioni collezionando 160 presenze di campionato e 4 gol. Giocherà poi nel Padova e nello Sliema Wanderers, club maltese nel quale chiude la carriera di calciatore nel 2000.

Foto Lazialità

Bergodi allenatore

Nel 2002 inizia la carriera di allenatore sulla panchina dell’Imolese, in Serie C2. Passa poi alla guida del Sassuolo prima di tornare ancora alla Lazio nel luglio del 2004, agli albori della gestione Lotito, come secondo di Mimmo Caso nella stagione 2004/05. Esperienza breve però, perché solo dopo cinque mesi con l’esonero del tecnico lascia i biancocelesti. Nella successiva stagione è chiamato da Angelo Gregucci al Lecce come vice, ma anche questa volta è un esperienza brevissima perché l’allenatore viene esonerato dopo tre mesi.

foto www.bresciacalcio.it

A partire dal 2006 allena in Romania il Național Bucarest, poi il Cluj, quindi Rapid Bucarest, Iasi e Steaua Bucarest. Nel 2010 rientra in Italia per guidare il Modena in Serie B. Nel 2012 arriva in Serie A come allenatore del Pescara, tornando così nel club in cui era cresciuto da giocatore. Ma nel marzo 2013 viene esonerato con la squadra  all’ultimo posto. In seguito allena il Brescia prima di tornare di nuovo i Romania al timone del Rapid Bucarest per il finale di stagione 2014/15. Diventa poi il nuovo tecnico del Targu Mures, ma si dimette dopo appena tre mesi per la crisi finanziaria che attanaglia la società rumena. Nel 2016 torna al Modena, subentrando all’esonerato Hernan Crespo, con la squadra al diciottesimo posto del campionato di Serie B. Ma non gli riesce il miracolo di salvare la compagine emiliana che chiude il torneo al penultimo gradino della classifica.