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Antonella Lualdi, star ai tempi d’oro del cinema italiano e musa per registi che hanno fatto la storia della settima arte, quali Zampa, Lattuada, Rossellini, Lizzani, Monicelli, Bolognini e, assai apprezzata anche dal cinema francese, Claude Chabrol. Oggi, 91enne, è tornata suo malgrado al centro dei riflettori a causa dello spiacevole fatto di cronaca che vede coinvolta la nipote, Virginia Sanjust. Quest’ultima è stata condannata a un anno e cinque mesi di reclusione dal Tribunale di Roma per tentata estorsione e danneggiamento nei confronti della nonna. Intervista da ‘Il Messaggero’ su quanto accaduto, nonna Antonella precisa subito: “L’ho già perdonata”.
Nel corso della bella intervista rilasciata al quotidiano romano, la Lualdi ha raccontato inoltre del suo antico e grande amore per la Lazio:
“Adesso mi dedico solo alla mia grande passione, la Lazio. Sono molto tifosa, è una squadra che amo da sempre. Anche mio marito Franco Interlenghi tifava per la Lazio. Mi ricordo quando frequentavamo Pier Paolo Pasolini e Federico Fellini: li invitavamo a casa nostra, perché oltre al lato intellettuale coltivavamo anche questa passione sportiva. Pasolini era un po’ romanista, un po’ laziale, non si sbilanciava. Adorava il calcio e quelli che ci giocavano. Ricordo con molta nostalgia quei tempi, era una vita dolce, più spensierata. Ogni tanto andavamo a vedere gli allenamenti. Io vado ancora a Formello. Simone Inzaghi, quando allenava la Lazio, mi ha visto spesso lì. Gli avevo anche regalato il mio libro“.
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