Secondo il Corriere della Sera, citando fonti dell’intelligence libica, tra il materiale raccolto nelle ex roccaforti e strutture di appoggio dei gruppi jihadisti a Sirte, città quasi completamente liberata dal controllo dell’Isis, ci sarebbero numerosi documenti riguardanti l’Italia e l’attività di affiliati al sedicente stato islamico nel nostro territorio, in particolare nel milanese.

Il progetto del Califfato prevede l’invasione della cristiana e decadente Europa e quindi anche dell’Italia. Sirte è considerata la roccaforte dell’Isis nel Mediterraneo, e la città dove nel 2011, durante la Guerra Civile Libica, è stato ucciso Gheddafi doveva rappresentare il luogo organizzativo del lancio delle azioni jihadiste: con l’invio nel Vecchio Continente dei militanti, in parte, l’offensiva è iniziata.

Nel frattempo su un muro in prossimità del porto di Sirte era anche apparsa la minacciosa scritta: “Da qui, con l’aiuto di Allah, approderemo a Roma”. Probabilmente solo uno slogan di propaganda, ma dopo i documenti ritrovati cresce la sensazione che potrebbe anche essere una chiarissima minaccia diretta all’Italia.