Padre Lisandrini, la guida spirituale dello scudetto ‘74

Padre Lisandrini, la guida spirituale dello scudetto ‘74

Padre Antonio Lisandrini. Francescano. Nato a Sassoferrato (Ancona) il 25 aprile 1913 e deceduto a Roma il 7 marzo 1985. Dopo la laurea all’Università Cattolica di Milano insegnò per qualche tempo Filosofia all’Università di Urbino, poi sociologia ed eloquenza al Pontificio Ateneo Antoniano e all’Università Lateranense di Roma. L’oratoria sacra fu la sua grande vocazione, tanto da essere chiamato il “Demostene del XX secolo”. Relatore assiduo alla Radio Vaticana, fece la radiocronaca dei funerali di Pio XII  e della incoronazione di Giovanni XXIII.  Alla televisione curò documentari di grande interesse religioso e culturale come “Gli Atti degli Apostoli” e “Attraverso la Bibbia”. Nel 1950 collaborò con Roberto Rossellini alla sceneggiatura del film “Francesco, il giullare di Dio”.  Aveva convinti ideali di libertà e giustizia sociale e di rinnovamento della Chiesa.

*Tratto da sassoferratomia.it

Padre Lisandrini, la guida spirituale dello scudetto ‘74

Cappellano ufficiale della Lazio negli anni ’70 e ’80, Lisandrini entra nella storia biancoceleste grazie a una intuizione del presidente Umberto Lenzini: in quell’epoca Padre Lisandrini fu confessore, consigliere spirituale, psicologo e, a suo modo, anche motivatore sportivo. Un uomo fondamentale in quella Lazio del primo scudetto.

Padre Lisandrini con Re Cecconi e Badiani nel 1975

Leggenda vuole. Il 17 dicembre 1972 la Lazio di Maestrelli sale alla “Scala del calcio” da capolista e imbattuta per affrontare il più blasonato Milan che insegue a un punto. Al 78′ il Milan segna. A questo punto leggenda vuole che lo storico cappellano biancoceleste, presente a San Siro, vedendo la Lazio sotto, ad un certo momenti invochi “Sorella Nebbia, ti prego scendi in campo”. E fu esaudito. Perché qualche minuto dopo il gol rossonero capitan Wilson chiede la verifica della visibilità all’arbitro. Il signor Gonella constatato che non si vedeva nulla sospendeva l’incontro e mandava tutti negli spogliatoi.

In quel derby del sabato di Pasqua del 31 marzo 1974, reso storia dal dito puntato di Chinaglia verso la Curva Sud in segno di esultanza e di sfida, per poi salvarlo dal linciaggio giallorosso padre Antonio Lisandrini andò a difenderlo in tv alla Domenica sportiva e disse: “I gesti di Chinaglia sono scaturiti dalla passione per la battaglia… da un cuore puro come quello di un bambino”.

*Fonti: rivista “Sassoferrato Mia” (edizione 2008), Centro Studi Nove Gennaio Millenovecento.

*Foto in evidenza: Padre Lisandrini con il dott. Renato Ziaco – Foto tratta da FOTOA3