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Reduce dai pesanti tonfi nel derby e in Europa League, contro la Fiorentina dell’ex Pioli la Lazio era chiamata a rialzare la testa. Al di là della vittoria, la quarta di misura in campionato, la reazione c’è stata: i biancocelesti hanno lottato per 90’ ottenendo tre punti importantissimi, grazie ai quali hanno sorpassato di nuovo la Roma e la stessa Fiorentina, arrivando alla pausa di campionato al quarto posto in classifica. Inzaghi deve ringraziare ancora una volta Immobile, e non solo per il gol decisivo: il bomber è il leader assoluto della Lazio, il trascinatore imprescindibile.
Inzaghi recupera Radu dopo cinque gare e in attacco punta di nuovo sulla coppia Immobile-Caicedo, mentre parte dalla panchina, e ci resterà per tutta la partita, Luis Alberto. E’ la Lazio a fare gioco anche se non crea molti pericoli: un sinistro di Parolo in avvio è l’occasione migliore. Ma al 27′ uno svarione di Wallace regala la palla del vantaggio ai viola: Benassi e Simeone però non ne approfittano e Strakosha salva la situazione. Il match si sblocca al 37’ grazie al gol numero 73 in 98 partite con la Lazio di Ciro Immobile, che per la prima volta in carriera segna alla Fiorentina: da corner la spizza Radu, appostato sul secondo palo ecco la zampata vincente del numero 17 di Inzaghi. Un gol che serviva come il pane.
Nella ripresa è la Fiorentina a provare a fare gioco per pervenire al pareggio, la Lazio controlla ma non riesce a pungere in contropiede. Così, nel finale di gara, tra mischie e insidiosi cross che arrivano da tutte le parti, numerosi brividi accompagnano i tifosi laziali fino al triplice fischio: la squadra soffre ma resiste, e porta a casa tre punti d’oro per il rilancio.
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