Breve storia dello scudetto (negato) 1915

Breve storia dello scudetto (negato) 1915

Serventi, Maranghi, Levi, Bona, Zucchi, Faccani, Grasselli, Saraceni, Corelli, Consiglio, Fioranti. Allenatore Baccani. Cari tifosi biancocelesti, leggiamo e ripetiamo a memoria questa formazione, perché, prima degli indimenticabili “Pulici, Petrelli, Martini…” e poi “Marchegiani, Pancaro, Nesta…” questo è in realtà il primo “undici scudetto” nella storia della Lazio. In nome della giustizia un giorno dovrà essere il terzo: Campioni d’Italia 1915 con oltre un secolo di ritardo. 

Quando ciò avverrà, sarà stato grazie alla nobile iniziativa dell’avvocato Gian Luca Mignogna e alle oltre 30mila firme raccolte, insieme a pagine di dossier presentate alla Figc per il ricorso sull’assegnazione del titolo 1914/15. Tra documenti sbiaditi e polverosi, a colpi di ritagli di giornale, si vuole rendere giustizia a quel gruppo di ragazzi che alla vigilia della Prima Guerra mondiale stava portando la Lazio alla conquista del primo tricolore, quello scudetto fantasma che dovrà diventare realtà. Giunti nel 2021, ci auguriamo almeno dopo 106 anni.

In questi anni la questione è stato messa più volte all’ordine del giorno nei vari consigli Federali, ma ad oggi la Federazione non ha deciso ancora di assegnare alla Lazio, ex equo con il Genoa, lo scudetto 1915. Qui di seguito raccontiamo la vicenda del 1915,  lo scudetto reclamato dalla Lazio.

LA STORIA

La Prima Categoria 1914-1915 fu il diciottesimo campionato italiano di calcio. Mancavano ancora 13 anni all’istituzione del Girone Unico e il torneo era strutturato in gironi interregionali suddivisi in Sezioni. Alla fase nazionale accedevano le prime due classificate di ogni girone e le quattro migliori terze. Il calcio, e non solo il calcio ovviamente, era un movimento quasi ad esclusivo retaggio del Nord Italia, e tra le squadre partecipanti era minima la rappresentanza del Centro e praticamente nulla quella del Sud (solo Internazionale Napoli e Naples).

Il Torneo maggiore

Il Torneo maggiore, quello del Nord appunto, era suddiviso nella Sezione piemontese-ligure di 14 squadre partecipanti: Genoa, Torino e Pro Vercelli vinsero i  tre rispettivi gironi e si qualificarono anche Alessandria, Andrea Doria, Juventus e Vigor. La Sezione lombardo-emiliana era invece composta di 16 squadre: Milan, Inter, Como e Juventus Italia quelle che si qualificarono. Infine la Sezione veneta era rappresentata da 6 squadre: Vicenza, Hellas e Venezia le qualificate. Il Genoa poi vinse il Girone finale, davanti a Torino, Inter e Milan.

Il Torneo centro-meridionale

Il Torneo centro-meridionale era composto  dalle 8 squadre dalla Sezione toscana; le 6 squadre della Sezione laziale e 2 squadre della  Sezione campana. La Lazio faceva parte della Sezione laziale con Audace Roma, Fortitudo, Juventus Roma, Pro Roma e Roman, dalla fusione della quale con Fortitudo e Alba nel 1927 sarebbe nata l’attuale Roma.

Lazio 1914/15

Il trionfale cammino biancoceleste

Il trionfale cammino biancoceleste ebbe inizio il 1° novembre 1914 dallo Stadio della Rondinella: Lazio-Audace 3-2. Questi, in sequenza, tutti gli altri risultati nelle cinque giornate del girone. Andata:  Pro Roma-Lazio 1-8; Lazio-Juventus Roma 5-0; Lazio-Roman 2-5. Fortitudo-Lazio 0-4. Ritorno: Audace-Lazio 3-0;  Lazio-Pro Roma 5-2; Juventus Roma-Lazio 1-1; Roman-Lazio 0-4; Lazio Fortitudo 7-0. Con questi risultati, combinati a quelli delle altre partite, i biancocelesti chiusero la Sezione al secondo posto. Questa la classifica finale: Roman 18 Lazio 15 Audace Roma 11 Fortitudo 6 Juventus Roma e Pro Roma 5. Roman e Lazio furono dunque qualificate alle semifinali dell’Italia centrale.

Alle semifinali non prese parte la rappresentante della Sezione campana, perché Internazionale Napoli e Naples non disputarono il match di ritorno. Dunque, con Lazio e Roman , nel girone di semifinale ci furono solo le toscane: Pisa e Lucca.

I risultati del girone di semifinale; andata: Pisa-Lazio 4-0; Lazio-Roman 2-1; Lucca-Lazio 1-2. Ritorno: Lazio- Pisa 4-2; Roman-Lazio-1-5Lazio-Lucca 2-0 a tavolino per rinuncia del Lucca, ritiratosi per motivi finanziari. Questa la classifica: Lazio 10 Pisa 8 Roman 6 Lucca 0. Il club biancoceleste si era dunque aggiudicato sul campo il campionato dell’Italia Centrale e avrebbe dovuto disputare la finale con il Genoa.

Venti di guerra

Eventi epocali stavano però cambiando tutti gli scenari e l’Italia entrava nel primo conflitto mondiale. Il 23 maggio 1915 avrebbe dovuto svolgersi l’ultima giornata del girone finale, il giorno prima venne dichiarata la mobilitazione generale e la Figc decise l’immediata sospensione del campionato.

La Prima guerra mondiale terminò nel novembre del 1918. Il Consiglio Federale si riunì solo nel 1919 per organizzare il campionato 1919/1920, col titolo a quel punto vacante da quattro anni. Non avendo più senso giocare le gare restanti, la Federazione decise di assegnare il titolo al Genoa.

Il Genoa 1914/15

La rosa dei campioni d’Italia 1914/15

Reclamarono Torino e Inter, ma i ricorsi di entrambe vennero (giustamente) respinti. Oggi, grazie all’avvocato Gian Luca Mignogna, in base ai risultati sopra elencati, il legittimo ricorso della Lazio vuole rendere giustizia alla prima squadra della Capitale e soprattutto a quei meravigliosi Campioni del secolo scorso, che ricordiamo tutti nella rosa pubblicata tempo fa sul “Il Nuovo Corriere Laziale”.

Rosa Lazio 1914/1915

Allenatore: Guido Baccani

Portieri: Rossini, Serventi  

Difensori: Amici, Bona, Levi II, Maranghi, Saraceni II, Terrile

Centrocampisti: Di Napoli I, Di Napoli II, Donati, Grasselli, Faccani, Zucchi II

Attaccanti: Consiglio, Coraggio, Corelli I, Cella I, Fioranti I, Furia, Saraceni I