24 settembre 1958: Maurilio Prini iniziale eroe di Coppa Italia, Lazio-Fiorentina e il primo grande trofeo vinto dai biancocelesti

24 settembre 1958: Maurilio Prini iniziale eroe di Coppa Italia, Lazio-Fiorentina e il primo grande trofeo vinto dai biancocelesti

Salva per un soffio pochi giorni prima in campionato, la Lazio si presenta in Coppa Italia edizione 1958  e comincia a macinare vittorie: batte il Palermo, il Napoli, la Roma, la Juventus e arriva a giocarsi la finale con la Fiorentina: il 24 settembre del 1958, sessant’anni fa oggi, allo stadio Olimpico la Lazio vinceva il primo grande trofeo della sua storia.

Uno strana Coppa Italia quella del ’58, riproposta dalla Lega dopo una lunghissima pausa di quindici anni, fu la prima edizione del dopoguerra e per di più anticipata a giugno in quanto l’Italia venne eliminata alle qualificazioni per il Mondiale di Svezia e si decise allora di anticipare il secondo torneo nazionale per occupare il tempo degli appassionati delusi dalla Nazionale.

LazioFiorentina

Fiorentina favoritissima. Due anni prima di quell’atto conclusivo di Coppa Italia i Viola si erano infatti laureati Campioni d’Italia per la prima volta nella loro storia e nella stagione successiva erano stati finalisti di Coppa Campioni. Inoltre, nel campionato da poco concluso si erano piazzati al secondo posto dietro la Juve mentre la Lazio aveva chiuso al quartultimo gradino della classifica. E tra le file della compagine toscana militavano campioni del calibro di Hamrin, Lojacono, Montuori, Julinho, Sarti, Robotti. Contro tutti i pronostici quel pomeriggio di sessanta anni fa  festeggiò invece la Lazio, che vinse uno a zero grazie al gol dell’ex Prini, da pochi giorni sbarcato nella Capitale.

Partita vivace in avvio con palle gol per entrambe: Tozzi su punizione e Carradori da una parte, Montuori dall’altra raccontano le cronache dell’epoca. Con il passare dei minuti è però la squadra biancoceleste a prendere in mano il centrocampo, mentre il temutissimo Kurt Hamrin, che chiamavano ‘Uccellino’ ma in realtà era un serpente velenoso, veniva magistralmente neutralizzato da Janich in quella partita schierato terzino sinistro. Alla mezz’ora arrivò l’eroe di coppa che non ti aspetti, tanto tempo prima di Lulic il 26 maggio 2013, di Nesta autore del gol del 3-1 contro il Milan nella finale del 29 aprile 1998 , ci fu Maurilio Prini: punizione di Pozzan, Prini svetta di testa e batte Sarti mandando in visibilio pubblico e compagni di squadra, ancora incosciente che quel suo gol, l’unico segnato in Coppa Italia con la maglia biancoceleste, diventerà un pezzo di storia importantissimo della Lazio.

Maurilio Prini, il primo eroe di coppa

Prini era arrivato alla Lazio da poche settimane proprio dalla Fiorentina: se lo portò dietro Bernardini, anche lui fresco ex viola, che lo inventa ala. Un appoggio tattico a sinistra illuminante, perché Maurilio è abituato a giocare più indietro e torna fino alla trequarti dando equilibrio alla squadra. Nato a Sieci, frazione di Firenze, il 17 agosto 1932, Prini è rimasto alla Lazio per quattro stagioni, dal 1958/59 al 1961/62, collezionando 69 presenze in campionato e realizzando 7 gol.

In precedenza aveva giocato con Pontassieve, Empoli e Fiorentina, successivamente alla Lazio con il Prato. Conta tre presenze in nazionale nel periodo fiorentino. Maurilio Prini è deceduto il 29 aprile 2009, e oggi, in questo sessantesimo anniversario di quel primo trionfo, è legittimo uno sguardo verso il cielo, verso chi, tra gli altri eroi di allora, come Prini non c’è più. Ad esempio Lovati, Tozzi, Pozzan, Carradori, Fumagalli, il mago della panchina Fulvio Bernardini.

La Lazio alza per la prima volta al cielo la Coppa Italia

A quel punto Lazio-Fiorentina si incattivì e pochi minuti dopo il gol biancoceleste Carradori e Lojacono vennero espulsi per reciproche scorrettezze. Nella ripresa i Viola si riversarono nella metà campo della Lazio cercando di raddrizzare il match, ma gli attacchi degli uomini di Czeizler Lajos, tecnico ungherese che prese il posto di Bernardini alla Fiorentina e che in precedenza aveva allenato anche le giovanili biancocelesti (stagione 1930/31), furono resi vani dalla difesa dei capitolini, brava a neutralizzare tutti i pericoli. Nei palpitanti minuti finali la Lazio rimase addirittura in nove a causa dell’infortunio che capitò a Pinardi. Ma il risultato non cambiò più fino al triplice fischio che fece esplodere di gioia l’Olimpico. La festa attorno al Presidente Siliato, la suggestiva fiaccolata dei tifosi, improvvisata dando fuoco ai giornali, ad illuminare lo Stadio: la Lazio alzava per la prima volta al cielo la Coppa Italia, il suo primo grande trofeo arrivato a cinquantotto anni di distanza dalla Fondazione. Da quel giorno in avanti altre cinque volte la Lazio si cucì sul petto la coccarda tricolore.

Il tabellino

Mercoledì 24 settembre 1958 – Roma, stadio Olimpico, ore 16.00

Coppa Italia 1958 – Finale

Lazio-Fiorentina 1-0

LAZIO: Lovati, Lo Buono, Janich, Carradori, Pinardi, Pozzan, Bizzarri, Tagnin, Tozzi, Fumagalli, Prini. A disp.: Giglietti. All.: Bernardini.

FIORENTINA: Sarti, Robotti, Castelletti, Chiappella, Cervato, Segato, Hamrin, Lojacono, Montuori, Gratton, Morosi. All.: Czeizler.

Rete: 30′ Prini

Arbitro: Sig. Marchese (Napoli)

Note: espulsi Lojacono e Carradori per reciproche scorrettezze

Spettatori: 55.000 circa