Fondi Lega, Lotito: “Salvini protestava all’epoca del debito spalmato alla Lazio? Io pago un rimborso che non dipendeva da me, loro non so”

Fondi Lega, Lotito: “Salvini protestava all’epoca del debito spalmato alla Lazio? Io pago un rimborso che non dipendeva da me, loro non so”

Al grido di ”Lazio fallita, Padania salvata’, l’attuale Ministro dell’Interno Salvini nel 2005 guidava la rivolta contro lo dilazione del debito alla Lazio. Mentre oggi paga a rete in 75-80 anni i 49 milioni di euro che la Lega deve restituire al Fisco..

 

E’ diventato argomento di discussione anche in casa Lazio la rateizzazione del debito della Lega a seguito della vicenda giudiziaria che ha visto condannare in primo grado Umberto Bossi e il tesoriere Francesco Belsito per la truffa dei falsi rimborsi elettorali 2008-2010. Debito di 49 milioni di euro che Salvini paga a rete in 75-80 anni. Già, quello stesso Matteo Salvini attuale Ministro dell’Interno e segretario della Lega, che all’epoca dell’accordo per il dilazionamento dei debiti della Lazio aveva ben altra posizione e puntava il dito contro quell’accordo. Come ricorda Repubblica, al grido di ”Lazio fallita, Padania salvata” Salvini aveva dichiarato che: “I cittadini del Nord sono contrari a qualsiasi ipotesi di decreto spalmadebiti per le società di calcio, e anche a quello norme che hanno consentito alla Lazio di Lotito di dilazionare i suoi debiti con il fisco”.

La manifestazione leghista contro la rateizzazione del debito della Lazio

Per esprimere il suo pensiero sulle due situazioni distanti tredici anni una dall’altra, ai microfoni di Repubblica.it è intervenuto il presidente biancoceleste Claudio Lotito, che nel 2005 acquistò una Lazio in debito per oltre 500 milioni, di cui 150 con il Fisco. Dopo un’estenuante trattativa con l’Agenzia delle Entrate di Roma, in base alla legge 178/02, Lotito ottenne la dilazione in 23 anni del pesante debito accumulato dalle precedenti gestioni: “C’è una bella differenza tra me e la Lega di Salvini. Io pago il debito fatto da altri e verso ogni anno 6 milioni di euro. Sempre in anticipo. Salvini protestava? Questo è un problema di coerenza suo, io il favore lo feci alla collettività. Potevo aspettare il fallimento della Lazio, prenderla per due lire e lasciare i creditori a secco, Stato compreso. Lo feci per salvare la storia della Lazio e per dare un segnale alla collettività. Ripeto: c’è una differenza con il Carroccio. Io pago un rimborso che non dipendeva da me, loro non so. Ma non voglio esprimere giudizi, davvero”.