Il povero Sean Cox versa in condizioni disperate. Vittima di un’aggressione avvenuta davanti all’Albert Pub, ad Anfield, durante gli scontri scoppiati un’ora prima della semifinale Champions Liverpool-Roma, il 53enne irlandese supporters dei reds è attualmente ricoverato presso l’ospedale Walton Neurological Center per un grave trauma cranico.
“Sconvolto e inorridito” il Liverpool. Dell’accaduto sono stati incriminati dalla giustizia britannica due italiani, tifosi giallorossi. A uno dei due si contestano i reati d’aggressione e lesioni gravi contro Cox, all’altro un più generico disordini violenti. Mentre è caduta la pesantissima iniziale accusa di tentato omicidio.
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— Liverpool FC (@LFC) April 25, 2018
La Roma condanna quanto successo attraverso una nota pubblicata sulla versione inglese del sito ufficiale, dove si legge: “L’AS Roma condanna con la massima fermezza il comportamento aberrante di una piccola minoranza di tifosi che ad Anfield ha fatto vergognare il club e la stragrande maggioranza dei sostenitori giallorossi perbene”.
L’Uefa è “scioccata” per gli incidenti a Liverpool, soprattutto il “vile” attacco al sostenitore dei reds, e annuncia “provvedimenti severissimi”.
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In attesa degli sviluppi investigativi c’è da pensare alla partita di ritorno, in programma il 2 maggio allo stadio Olimpico. I tifosi del Liverpool arriveranno in discreto numero nella Capitale per seguire la loro squadra proiettata verso la finale di Kiev. Massima attenzione dunque, alla luce degli scontri ad Anfield, e visti anche i precedenti a Roma con i tifosi inglesi. Il nostro pensiero principale è ora però rivolto alla vittima e alla sua famiglia: with force Sean!
Il ns. Presidente e” diverso da noi tifosi di vecchia data, Probabilmente quel giorno era parcheggiato in un drive- in con qualche ragazzina mentre io quasi coetaneo ero in subbuglio emotivo per quella storica finale di Coppa dei Campioni . Il suo ottimismo pero” e” genuino e pragmatico . Lui non puo” sapere della somatizzazione del dolore che ogni tifoso romanista si trascina da quella tragica serata . E forse e” un bene perche” bisogna guardare al futuro con occhi diversi e non cercare vendette sportive ma raggiungere nuovi trionfi . Tutto e” cambiato intorno a noi da quel lontano 30 maggio 1984 nel calcio e non solo e quel che si e” perso non ci puo” piu” essere restituito come tale . Prendiamo questa intrigante sfida solo come un nuovo inizio ma senza rimanere ancorati al pharmacy online