Domenica 13 maggio la nona tappa del Giro d’Italia 2018 parte da Pesco Sannita e termina in vetta all’altopiano di Campo Imperatore del Gran Sasso d’Italia, che il Giro torna a visitare 19 anni dopo l’impresa memorabile di Marco Pantani. Percorso lungo 225 km con i 47 chilometri finali praticamente tutti in salita e gli ultimi 5 km oltre l’8% di pendenza media e con punte che si arrampicano al 13%.

Dopo Etna e Montevergine, il terzo arrivo in salita del Giro 101 è sicuramente il più atteso di questa prima fase, perché davvero potrà fare la differenza. Anticipato dai gran premi della montagna di seconda categoria a Roccaraso e Santo Stefano di Sessanio, il clou di questa frazione sono gli ultimi 26 km verso il tetto dell’Appennino.

Si andrà a 2135 metri di altitudine e l’ossigeno potrebbe diventare un fattore determinante. Come pure le possibili condizioni meteo: le previsioni parlano di cieli poco nuvolosi anche varcato il confine abruzzese e di nuvolosità variabile al Gran Sasso, dove non è però escluso che possa piovere.