Giro d’Italia, le ipotesi sul recupero: come nel 1946 con una Nazione che dovrà rialzarsi

Giro d’Italia, le ipotesi sul recupero: come nel 1946 con una Nazione che dovrà rialzarsi

Causa l’emergenza pandemia, il ciclismo, come tutto lo sport, è fermo ai box. E anche il Giro d’Italia edizione 103, originariamente in programma dal 9 al 31 maggio, è stato rinviato a data da destinarsi. Al netto dell’evolversi della situazione sanitaria, una ricollocazione in calendario della Corsa Rosa, al pari delle altre gare cancellate, resta ancora possibile. Anche se l’eventuale recupero di un evento così imponente come il Giro appare meno semplice rispetto alle corse di un giorno, gli organizzatori di Rcs Sport sono comunque al lavoro per individuare una nuova data; tra le ipotesi emerse la tarda estate, anche in virtù del rinvio al prossimo anno delle Olimpiadi, oppure ottobre.

Negli ultimi giorni è inoltre affiorata anche una nuova opzione, difficilissima per tempi ma molto suggestiva: fare partire il Giro d’Italia il 2 giugno festa della Repubblica. Una data che sarebbe quanto mai simbolica per affermare l’unità di una Nazione che si dovrà rialzare da una situazione terribile, per diversi aspetti simile a quanto avvenuto nel 1946 all’indomani della fine della Seconda Guerra Mondiale.

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