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Clamorosa sconfitta contro il Sassuolo dell’Inter al Meazza. I nerazzurri dovevano battere gli emiliani, già salvi, per mettere la Lazio nella condizione di vincere a tutti i costi sul campo del Crotone, squadra invece ancora in lotta per la salvezza, capace di fermare anche la Juve allo Scida e tra l’altro con i biancocelesti privi di Immobile, Luis Alberto Parolo. Dopo di che l’Inter si sarebbe giocata la qualificazione Champions nello scontro diretto del 20 maggio a Roma. Invece, per la squadra di Spalletti, che per uno strano gioco del destino con la sconfitta di ieri ha certificato la matematica qualificazione della Roma, è stato un autentico suicidio sportivo, emotivamente simile a quello del 5 maggio 2002.
Il neroverdi di Iachini hanno vinto 2-1 (gol di Politano e Berardi, per l’Inter Rafinha) giocando la migliore partita della stagione, lottando e difendendo la vittoria fino al minuto novantasei. Nessun biscotto dunque, nessuna goleada. Una lezione di sportività: onore al Sassuolo, su cui molti in settimana avevano alimentato dubbi immeritati. .
Che occasione ora per la Lazio, già quarta con due punti di vantaggio. A Crotone gli uomini di Inzaghi possono chiudere con novanta minuti di anticipo il discorso Champions senza passare per Lazio-Inter dell’ultima giornata, che a quel punto da partita dell’anno diventerebbe poco più che un’amichevole e solo la partita della festa per la Lazio.
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