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Il 9 ottobre 1949 nasce a Tavola di Prato (Firenze) Roberto Badiani. Centrocampista, soprannominato “Scheggia”. Cresciuto nel Club Sportivo Firenze, dove vince la classifica cannonieri, nella stagione 1968/69 gioca in serie D con la maglia della Sangiovannese. L’anno successivo passa in Serie B al Livorno dove rimane per due stagioni. Nel novembre del 1971 viene acquistato dal Mantova, squadra con cui fa il suo esordio in Serie A il 28 dello stesso mese in Roma-Mantova 3-1. Al termine della stagione terminata con la retrocessione, viene ceduto alla Sampdoria con cui disputa due campionati.
Nell’estate del 1974 approda alla Lazio che per la prima volta gioca con lo scudetto tricolore sulla maglia: Badiani è l’unico acquisto operato da Lenzini nella stagione post scudetto. Rimane in biancoceleste per cinque stagioni, dal 1974/75 al 1978/79, collezionando 127 presenze e 3 gol, tra cui la storica marcatura del 16 maggio 1976 allo stadio Giuseppe Sinigaglia di Como per il 2-2 definitivo che permise alla Lazio di salvarsi dalla retrocessione. Finisce con i tifosi in campo a festeggiare i giocatori, Badiani ha una crisi di pianto, e a portare in trionfo Maestrelli, quel giorno in panchina con 39° di febbre provato da quella salvezza. Badiani ha più volte ricordato quel gol:“…entrai dentro l’area, calciai al momento giusto, d’esterno, mirando al primo palo, e poi non capii più nulla”.
Quindi passa al Napoli e poi alla Pistoiese neopromossa in Serie A prima di ritornare in biancoceleste per altre due stagioni (1981/82 e 1982/83) in Serie B, la seconda terminata con la promozione, confezionando altre 53 presenze e ancora 3 reti. Per un totale di 180 presenze e 6 gol in sette stagione complessive con la Lazio. A soli 33 anni conclude la carriera in Serie C2 nell’annata 1983/84 con la Vigor Senigallia.
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