MARIO FRUSTALUPI, regola numero uno: palla al Frusta

MARIO FRUSTALUPI, regola numero uno: palla al Frusta

Nell’estate 1972 uno dei motivi di malumore della tifoseria era lo scambio con l’Inter tra Massa e Frustalupi (più conguaglio). Ma come, ci priviamo di un gioiello come Peppiniello Massa per prendere quel ragioniere mezzo calvo che l’Inter non vede l’ora di mandare altrove? Nella squadra neroazzurra Mario Frustalupi aveva sostituito due anni prima il grande Luisito Suarez, vincendo il campionato 1970-71 e giocando pure, al posto di Mariolino Corso, la finale di Coppa Campioni del 31 maggio 1972, persa contro la grande Ajax di Cruyff, Krol e Neeskens. Ma il suo ruolo nell’Inter fu sempre da comprimario.

Una fase della finale Coppa Campioni 1972

A 30 anni la grande occasione della carriera era passata. In biancoceleste tornò a fare quello che per otto stagioni aveva fatto nella Sampdoria: il perno di centrocampo.

Frustalupi in maglia blucerchiata (figurine Panini)

l meccanismo era semplice: chi prendeva palla cercava Frustalupi, che raramente la perdeva. Giocava corto o lungo utilizzando entrambi i piedi e soprattutto la testa, intesa come ragione. A volte manteneva il possesso della sfera un po’ di più, magari per aiutare i tempi della squadra o per correre meno rischi. Quelle volte andava su tutte le fuori Giorgione, che arrivò a chiedere la testa dell’ex neroazzurro. Maestrelli, che mai avrebbe rinunciato al fosforo del suo regista, rispose così a Long John: “ Va bene Giorgio, la prossima giochi tu a centrocampo al suo posto”.

Frustalupi restò alla Lazio per tre stagioni, dal 1972-73 al 1974-75. Sempre presente nei primi due campionati, in maglia biancoceleste totalizzò complessivamente 88 presenze segnando 2 reti. Un anno dopo lo scudetto, senza più Maestrelli già ammalato, in panchina, Frustalupi fu ceduto al Cesena, dove fu uno dei protagonisti principali dello storico piazzamento Uefa romagnolo e del miglior piazzamento di sempre in Serie A della squadra, che arrivò sesta, mentre la Lazio lottò fino all’ultimo per evitare la retrocessione.

Con la maglia del Cesena

Il Frusta tornò poi in prima divisione nel 1980 con la maglia della Pistoiese, club del quale in seguito sarà anche direttore sportivo e presidente, ma non trovò la Lazio: appena scesa in Serie B a causa dello scandalo scommesse.

Mario Frustalupi è nato a Orvieto il 12 settembre 1942. Dopo Maestrelli e Re Cecconi è stato il terzo a morire di quella grande squadra. Perse la vita nell’aprile del 1990, in un incidente stradale nei pressi di San Salvatore Monferrato.