Maria Grazia Cucinotta, laziali bella gente

Maria Grazia Cucinotta, laziali bella gente
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Maria Grazia Cucinotta e Massimo Troisi in una scena del film “Il postino”

Maria Grazia Cucinotta, storica bellezza mediterranea del cinema italiano, erede di Sophia Loren e Gina Lollobrigida, prima di passare al grande schermo, come attrice e poi anche produttrice e regista, ha iniziato la carriera come modella. Dal grande pubblico inizia ad essere apprezzata nel 1987, quando esordisce in televisione nello storico varietà di Renzo Arbore “Indietro tutta”. Subito dopo arrivarono i primi film: “Vacanze di Natale ’90” e “Abbronzatissimi 2”. Prima dell’incontro che cambierà il corso della carriera artistica della bella messinese, interprete accanto al grande Massimo Troisi nel “Il postino”, il film che ha lanciato Maria Grazia in Italia e nel mondo.

Dopo di allora iniziarono a fioccare le offerte, e l’attrice interpreterà tra gli altri, “I laureati” di Pieraccioni, , l’americano “A Brooklyn State of Mind” e partecipa alla saga di James Bond, nella diciannovesima avventura della serie “007 – Il mondo non basta”. Poi lavora con Timothy Hutton in “Just one night” e prende parte a “Ho solo fatto a pezzi mia moglie” film che vede protagonisti anche Woody Allen e Sharon Stone. La sua ultima interpretazione è recentissima, nel film documentario “I Siciliani”, scritto e diretto dal regista Francesco Lama e presentato lo scorso giugno al 62° Festival Internazionale del Cinema di Taormina.

La lazialità di Maria Grazia Cucinotta

0000untitledSe quanto sopra citato è più o meno noto a tutti, forse è meno noto ai più, soprattutto se tifosi delle altre squadre, della passione di Maria Grazia Cucinotta per la prima squadra della Capitale. Una passione nata di rimbalzo, un onore, per così dire, fortuito, grazie alla lazialità del marito, l’imprenditore Giulio Violati.

I due si sono sposati il 7 ottobre 1995, il 9 settembre 2001 è nata la figlia Giulia. In un’intervista esclusiva di diversi anni fa rilasciata dai coniugi Violati a LaLazioSiamoNoi, l’attrice raccontò curiosi aneddoti; di come la passione del marito per i colori biancocelesti si manifestò solo dopo il matrimonio, precisamente in occasione di un derby, nel quale il consorte calò interamente la maschera dopo un gol di Signori. O come alla piccola Giulia al posto della ninna nanna papà Giulio canticchiasse “Non mollare mai”. Grazie alla lazialità di Giulio, oggi Maria Grazia, e anche Giulia, sono una testimonianza di quanto il popolo biancoceleste sia fatto di bella gente.