Garlini Oliviero “bomber vero”

Garlini Oliviero “bomber vero”

Oliviero Garlini nasce il 4 marzo 1957 a Stezzano, in provincia di Bergamo. Di ruolo attaccante, come seconda punta ma con  un innato senso della rete, inizia la sua carriera nel Como, club con il quale fa il suo esordio in Serie A il 29 febbraio 1976. Dopo aver giocato per Empoli, Nocerina (con cui ottenne una storica promozione in Serie B) e Fano, ritornò in A con il Cesena promosso dalla B nel 1980-81, promozione a cui contribuì attivamente con 10 reti. In Romagna fece coppia con l’austriaco Walter Schachner.

Il Cesena primi anni ’80

Nel 1984/85 arriva alla Lazio in Serie A ma l’annata biancoceleste è di quelle maledette. Con Giorgio Chinaglia presidente, Paolo Carosi e poi Juan Carlos Lorenzo in panchina, il club vive una crisi economica pesantissima e la stagione si chiude con la retrocessione in Serie B. Garlini gioca 20 partite e segna un solo gol. L’anno dopo in Serie B, sotto la guida di Luigi Simoni, Garlini si riscatta alla grande vincendo il titolo di capocannoniere con 18 reti in 38 partite. Ma i guai della Lazio non sono finiti, il campionato è macchiato dal secondo scandalo scommesse. La Lazio viene retrocessa in serie C e dopo il ricorso torna in B con nove punti di penalizzazione.

Oliviero bomber vero” è il simpatico soprannome che gli dedicano i tifosi laziali. Dopo aver collezionato 58 presenze e 19 reti con la maglia biancoceleste, nel 1986 si trasferì all’Inter per 1,3 miliardi di lire, dove però trovò poco spazio chiuso da Altobelli e Rummenigge. Passò così all’Atalanta con cui ottenne la promozione in A, poi all’Ancona, in Serie B, quindi all’Ascoli in A, prima di chiudere la carriera nel 1991 con il Ravenna in C1. Ha complessivamente totalizzato 118 presenze e 18 reti in Serie A, e 189 presenze e 55 reti in Serie B.