CAROLINA MORACE: la migliore di sempre nell’impervio percorso del calcio femminile italiano

CAROLINA MORACE: la migliore di sempre nell’impervio percorso del calcio femminile italiano

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Carolina Morace, classe 1964, veneziana di nascita e romana di adozione, ha sfidato gli scettici e quella reticenza culturale che vedeva, e in parte vede tutt’ora, il calcio riservato al mondo maschile, riuscendo con il proprio talento e tanta tenacia ad andare oltre i pregiudizi dominanti e alla fine emergere alla grande nell’impervio percorso che è il calcio femminile italiano. Fuoriclasse autentica, possedeva tali qualità tecniche che le permisero di essere messa alla pari di colleghi uomini di fama mondiale. Al pari di Betty Vignotto, la calciatrice italiana migliore di sempre.

0 carLa sua grande passione per questo sport ne farà uno dei pochi esempi nostrani di professionista del calcio femminile. Condividendo il percorso con gli studi il cammino iniziò a metà anni Settanta, a soli 11 anni, nel Cà Bianca, squadra di vicino Venezia che militava in Serie C. A proposito degli inizi, Carolina racconterà in seguito che non trovò ostracismo da parte della famiglia e la preoccupazione principale della mamma era soltanto che non si facessi male. A 14 anni, quando militava nel Belluno, il debutto con la maglia della Nazionale italiana, nel 1978 contro la Jugoslavia. Con l’Italia totalizzerà 153 presenze segnando 105 reti e diventando la miglior marcatrice di sempre nella storia della squadra azzurra.

Nel suo palmares 12 scudetti, 2 Coppe Italia e 1 Supercoppa Italiana. Per ben 13 volte capocannoniere 0carolinamoruntitleddella Serie A. Oltre alla maglia della Lazio nella sua carriera ha vestito quelle di Verona, Trani, Milan, Torres e Modena. Più di 500 gol realizzati. Detiene un record assoluto, campo maschile compreso, quello di aver segnato con la maglia della Nazionale 4 gol nel mitico stadio di Wembley. Nel 1995 è stata eletta miglior calciatrice del mondo, nel 2014 è inserita nella Hall of Fame del calcio italiano nella categoria Calcio femminile. I grandi risultati ottenuti sul campo gli valsero la conquista dell’appellativo di “Tigre”, oltre che ovviamente a consacrarla come la giocatrice italiana più forte di tutti i tempi.

Conclusa la carriera di calciatrice, a 34 anni, e nel frattempo laureatasi in legge, nel 1988 Carolina Morace si dedica alla carriera di allenatrice con la Società Sportiva Lazio femminile. Nell’estate 1999 diventa allenatrice della Viterbese (Serie C1) esperienza breve (da luglio a settembre) che le ha però permesso di essere la prima allenatrice donna una squadra maschile di calcio. Dal 2000 al 2005 ricoprì il ruolo di commissario tecnico della Nazionale femminile. Ha anche lavorato come commentatrice per la televisione in trasmissioni di calcio.

0carlaziountitledCon la Lazio ha giocato in due diversi periodi, dal 1982 al 1984 e dal 1987 al 1989. Vincendo due scudetti: 1986-1987 e 1987-1988 e due Coppe Italia: 1985 e 1986-1987 . Inoltre con la casacca biancoceleste è stata capocannoniere della Serie A nei campionati 1984-1985 (27 reti), 1987-1988 (40 reti) e 1988-1989 (26 reti). Poi, nel 1998, allenatrice della stessa squadra.

Oggi Carolina Morace accusa il movimento calcio in Italia: “Rispetto a Francia e Inghilterra abbiamo molto da imparare. Le calciatrice devono essere professioniste, andare in tv, commentare le partite. Avere insomma gli stessi diritti dei colleghi uomini”